Convegno ONIF "Orizzonte 2020" a Firenze

Il 31 maggio scorso ho assistito al convegno "Orizzonte 2020: Informatica Forense a supporto di Autorità Giudiziaria, Studi Legali, Aziende, Forze dell’Ordine e Privati", organizzato a Firenze dall'Osservatorio Nazionale sull'Informatica Forense (ONIF). L'ONIF è l'associazione di categoria che riunisce, tra gli altri, i più conosciuti informatici forensi italiani e di cui è presidente Paolo Reale, noto al grande pubblico in quanto consulente della trasmissione "Quarto Grado" su Rete4. È stato anche consulente di parte della famiglia Poggi per l'omicidio di Garlasco ed altri vari casi di cronaca.
L'evento si è tenuto in un elegante palazzo del centro storico, a due passi dal Duomo. La sala convegni è molto bella, tutta affrescata; l'unico appunto, a mio modesto avviso, è che lo schermo su cui erano proiettate le slides era abbastanza piccolo e si leggevano male anche da metà sala.
Durante la conferenza si sono succedute presentazioni sia di carattere informativo e giuridico che più prettamente tecnico. La platea, infatti, era costituita sia da informatici forensi o appassionati della materia che da avvocati, giuristi e rappresentanti di forze dell'ordine.
Le presentazioni più interessanti sono state quelle tecniche, in particolare due: "Rilevamento e conseguenze della manomissione sui messaggi WhatsApp" del dottor Lazzarotto e "Immagini e video digitali come fonte di prova" del dottor Iuliani. La prima ha illustrato un esperimento in cui il relatore modifica messaggi e ne inserisce di nuovi in una chat WhatsApp esistente, mostrando come sia possibile alterarla senza lasciare traccia, e potendo così eventualmente usarla a sostegno di un'accusa o per discolparsi.
La seconda presentazione ha trattato invece le più recenti tecniche per l'analisi di video ed immagini digitali, che devono andare di pari passo con algoritmi e software di image e video editing sempre più sofisticati.
Tra le presentazioni non strettamente tecniche, quella dell' Ing. Reale e dell' Avv. Guarnieri ha invece sottolineato come la legge 48/2008, che disciplina l'informatica forense in Italia, viene spesso disattesa dagli operatori di giustizia, soprattutto per quanto riguarda l'acquisizione e la preservazione delle prove digitali.
Per concludere, si è trattato di un convegno divulgativo e quindi non molto approfondito dal lato tecnico ma che comunque ha offerto diversi spunti degni di nota. Ci vorrebbero più convegni e seminari del genere per far conoscere un settore dell'informatica che in altri paesi è già maturo e che acquisterà sempre più importanza ma che al momento, in Italia, è ancora poco conosciuto e spesso sottovalutato.

Commenti

Post più popolari